Completamente.Hype.
- Antonella
- 21 nov 2016
- Tempo di lettura: 1 min

Sto ancora qua a parlare
e di solito straparlo ma tu mi ascolti.
Parlo di te poi, cosa ci sarà tanto da dire?
Le fumi ancora quelle Marlboro rosse?
Ci disegni ancora le scie aeree solo per avere qualcosa di me?
Non sai nemmeno che effetto fa passare metà della propria vita in volo,
sempre a rincorrere una volta te, e cos’altro?
Avevi quelle mani che Dio cosa mi ci sarei fatta fare.
Cronache di una che delira dentro un monolocale
l’hanno trovata alla finestra
con due chopstick in mano
dei piatti ancora da lavare
in sottofondo un giornalista francese che parlava
e parlava
e non si capiva che cazzo diceva
vorrei usarlo per dichiarare la tua mancanza
per la cronaca
con dei sottotitoli accattivanti,
così ti interessi, capisci, mi ricordi.
come sarebbe bello tornare
tornare indietro prendere un aereo
per quel posto che una volta chiamavo casa mia.
eppure me lo ricordo. Il mio maglione della Levis e tutte le tue Carhartt.
Valigia: pochi vestiti, qualche libro. Mani: impazienti, stringevano il biglietto. Sorriso: mancava sempre.
Allora quante volte hai pensato che fossi inadeguato?
Sembra che cavalcare quello che sei faccia male, a te, agli altri.
Credi di dover rivedere qualcosa. E ti chiedi cosa, alla fine sei tu.
Tu ed il tuo essere sbagliato. Anche se non te lo sei chiesto lo sei. sei sbagliato perché sei completamente hype.
Completamente. Hype. Out.
-Come sei hype!
-Siamo tutti così hype!
Allora quante volte tutti hanno pensato che fossero sbagliati?
La verità è un’ansia giustificativa.
Crollerai e crollerò anche io.
Non lascerò più il mio animo come una cartolina nella buca delle lettere di qualcuno. L’hai leccato bene quel francobollo. Forse la prendi, forse no, forse c’è un assaggio di quello che è stato e tanti saluti.
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